La vittoria delle zanzare – di Cecilia Trinci

Era un periodo in cui le zanzare non riuscivano più a respirare. Avevano un gran peso qui che non le faceva più volare e il sangue non aveva più lo stesso sapore. Piano piano non riuscivano più neppure a succhiarlo, una gran fatica le invadeva. All’inizio succedeva solo a poche di loro, si diceva perché erano le più vecchie e malandate. Poi piano piano tutte avevano gli stessi sintomi. Si dicevano di uscire poco, di evitare di andare a succhiare la pelle degli umani di giorno, di andare solo di notte, poi solo poche ore la mattina presto o al tramonto. Poche per volta, possibilmente. Poi decisero di rimanere rintanate negli anfratti umidi, di evitare le città dove, si diceva, si spargeva una sostanza strana in forma di nebbia che non perdonava, che le faceva morire a decine. Si rintanarono. Quelle rimaste in città non tornarono più. Presto tutte scomparvero.
Certo non sapevano che poco dopo, solo pochi anni dopo, ci sarebbe stata la rivincita della Zanzara Tigre, pressoché immortale, immune ai liquidi profumati, alle nebbie spruzzate, impavide tigri capaci di vivere notte e giorno, d’estate e d’inverno, negli anfratti umidi, ma anche nelle strade assolate, silenziose, piccole e invisibili, capaci di aggredire chiunque e comunque.
Quelle morte anni prima non lo sapevano e non lo seppero mai veramente.
Anzi, quando qualcuno diceva “vedrete, andrà tutto bene, rinascerete presto, invincibili e immortali e farete paura al mondo” avevano dei conati di vomito, degli istinti irrefrenabili di rabbia, delle allucinazioni da invasate.
E vedevano solo la loro fine.
Amara ma veritiera.
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Dentro la visione darwiniana sembra ci stia anche il virus .. prodotto non di laboratorio ma di mutazione di specie !
Dovremmo essere il meglio che quella selezione ha prodotto anche se a volte viene più di un dubbio ma credo debba riguardare più i sistemi che i singoli individui a cui poi tutti danno grucciate se le cose vanno male ! La responsabilità del singolo la vedo nel non seguire gli eventi mentre accadono ,lasciando che accadano e accorgendosi troppo tardi del danno talora irreversibile prodotto ..In questo se vogliamo imparare dobbiamo tornare a far massa ..anche solo banalemnte a partire dalla autoprotezione e protezione del proprio gruppo /tribù per arrivare ad unire in vari gruppi e imporre il cambiamento che serve !!
MOLTO MOLTO BELLO CECILIA !
Metafora che fa pensare !
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