Questi giorni di marzo – di Tina Conti

Ci saranno giardini curati e fioriti, alberi rigogliosi e potati a dovere, in campagna la natura è in piena gioia. Al mattino quando guardo fuori, gli uccelli sono in grande movimento.Si infilano nelle siepi a portare fili d’erba e scappano di nuovo volando rasoterra. Le capinere arrivano veloci a becchettare i semi davanti alla porta. Sono mattiniere , per sorprenderle mi devo appostare dietro il vetro. Io fuori mi sento come loro, spensierata, allegra, ignara. Ho piantato un nuovo albero, lavorato nell’orto, riordinato le parcelle che quest’anno son ben disegnate. Nel lavoro di rinnovo della recinzione sono riuscita a far partecipe mio marito e un suo amico, la struttura di nocciolo che ho comprato si armonizza con il cancellino in castagno che avevamo sistemato tempo addietro. Sono proprio orgogliosa del lavoro, posso raccogliere insalate, cicoria e cavoli piantati in autunno. Visto quanto tempo ho a disposizione ho interrato la patate germogliate aiutata dalla mia nipotina , non lo facevo da tempo ma visto che avevano messo gli occhi come ho detto a Tea e lo spazio è aumentato ci ho riprovato. Sembra tutto normale (fuori) ma nella mia mente passano le nuvole, quando ripenso alla situazione attuale.sento le notizie alla televisione vedo il lavoro dei medici e degli operatori sanitari. Quanto siamo vulnerabili noi che ci sentiamo immortali, oggi piove, le notizie da fuori portano tristezza e silenzio, ripensiamo alla nostra vita, cuciniamo, leggiamo, ascoltiamo una musica, ci aiutiamo ad avere coraggio.