PAURA – di Sandra Conticini

Le giornate passano lente e solo brutte notizie, meglio non ascoltare tutti i telegiornali, servono solo a mettere ansia.
Anche i messaggi che arrivano sono negativi. Tutte le attività sono sospese e quelle non sospese eviti di farle perchè per la testa hai sempre quel virus dal nome regale, ma meglio evitarlo!!! Vado per i campi, aria pura, cielo azzurro, prati pieni di fiori dal giallo al bianco al viola, ne colgo qualcuno così porto a casa un po’ di colore in queste giornate grigie e tristi.
Ora mi sono un po’ scaricata ma, ritornando per le strade del quartiere, mi si riaccende la tristezza, non vedo più le coppie di persone anziane a prendere il sole sulle panchine. Persone che prima stavano per ore sul marciapiede a conversare ora dicono un semplice “Buongiorno” e sembrano scappare per paura che l’altro sia l’untore. Gli unici sono i nonni che, visto le scuole chiuse all’improvviso, portano i nipotini ai giardini, qualcuno con molta difficoltà e non si capisce se sia il nonno che porta fuori il bambino o il bambino che porta fuori il nonno. Si lamentano dei loro dolori e dei vari acciacchi, ma gli occhi brillano perchè si sentono utili e nei loro cuori entra una ventata di allegria.
Torno a casa mi inventerò anche il pomeriggio, cucinare qualcosa, leggere,
scrivere in questo momento mi riesce poco, ma ci proverò, fare qualche lavoretto, insomma tenere il cervello occupato perchè per ora più che la paura mi è preso l’avvilimento per l’impotenza che il mondo ha davanti a quests mlattia sconosciuta.
Passerà, certo che passerà e spero molto presto!
Brava Sandra!
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Dici: scrivere, ora no…!!! Mi sembra tu debba scrivere proprio ora, con la tua voce Serena e amichevole. Grazie
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