LA PAURA DI RINO – di Simone Bellini

Era una notte buia e tempestosa.
I lampi, muti, in lontananza, facevano presagire l’arrivo di una bufera.
La solitudine della casa in mezzo al bosco era il motivo per cui la famiglia Vampi l’aveva scelta. La quiete che vi regnava li allontanava dallo stress imperante della vita moderna.
Ma in quella notte irrequieta, gli ululati dei lupi incupivano i raggi di luna, oscurati da nubi minacciose portate dal vento che si rafforzava sempre piu’,facendo sbattere i contorti rami sui vetri della finestra, insieme ad una miriade di pipistrelli disorientati.
– ORA BASTA !!! – Gridò il giovane Rino, per niente spaventato – ANDATE VIA, stanotte voglio dormire !!! –
Tutto sembrò obbedirgli ; i pipistrelli si dileguarono, i lupi tacquero, il vento cessò, i rami smisero di battere sui vetri. Tornò il silenzio, mentre Rino chiuse le ante della finestra per maggior tranquillità.
– SVEGLIA SIGNORINO ! –
La voce squillante della nuova governante, appena assunta, scosse il torpore dall’ agognato sonno, mentre ella si apprestava ad aprire le imposte della finestra.
– NOooo ! – Urlò il giovane terrorizzato, mentre il primo raggio di sole bruciò la sua mano protesa a difesa del corpo che in un attimo si decompose, riducendo in cenere la vita del giovane Vampi Rino