ALBERO di prugne triste e solitario – di Mimma Caravaggi

Mi hanno dimenticato ! Sono qui solitario come non mai, attorniato da erbacce secche e invadenti senza neppure un piccolo fiore a rallegrarmi. Ho appena iniziato a muovermi e a mettere fuori le piccole cime di gemme, chissà cosa avverrà se riuscirò ancora a produrre frutta. Il momento più bello è quello della fioritura e poi la crescita della frutta molto più saporita di quella di qualsiasi mercato che ormai non sa più di nulla, senza sapore. La mia frutta è zuccherina, polposa, invitante, fa venire l’acquolina in bocca al solo vederla. Ero circondato da tanti amici, tutti alberi da frutta : meli, peri, susini, ciliegie, albicocche e dalla primavera all’estate era una gioia per noi e tutte le persone che stavano sotto di noi cogliere la nostra frutta e mangiarla avidamente con canti animati e grida di gioia dei bambini che volevano arrampicarsi sopra di noi. Che bei ricordi! E si, solo ricordi perché il tempo e con l’inquinamento tutto si è pian piano deteriorato. La terra non da più il giusto nutrimento mancando i bachini che provvedevano a tenere areato il terreno, la pioggia si è fatta acida così tutti i miei compagni pian piano, sono stati abbattuti e sono rimasto solo io ma per poco perché inizio a sentire la mancanza di acqua buona, rospetti e bachini che sono migrati chissà dove e qui non è rimasta altro che erbaccia che non muore mai ma che ora mi sta soffocando. Peccato le mie prugne erano squisite e ora hanno anche loro perso il buon sapore. Cosa mai ci faccio più qui solo che neppure un cane viene a fare pipì ? Che brutto il mondo senza prugne buone e succose!