La freccia del tempo – di Luca Di Volo



Tre, anzi, quattro libellule, giovani donne danzanti che sembrano aggredire l’obiettivo,volti ed occhi abbagliati dallo splendore di un panorama inondato di luce. Avanzano trionfanti, quasi fossero sul palco di un teatro dove il pubblico è sospeso nell’attimo che precede il primo applauso scrosciante. Comincia a formarsi una musica che,trapassando l’immagine ci giunge come sottofondo sottile e struggente..
Bello..troppo bello….Bisogna congelarli nel tempo questi attimi,e così avviene nella foto.
L’immagine è fissata nel tempo, immutabile. Ma il tempo non si può ignorare, continua a fuggire e non si ferma.
E allora spostiamo la clessidra in avanti. Un’altra istantanea..ed eccole qui le nostre ninfe danzanti,sono ancora belle..sedute insieme, intente a sferruzzare con l’uncinetto. Non c’è più l’antico smalto, ma nell’ora della quiete della viuzza, esso gli si sostituisce con un colore antico, più morbido e avvolgente. Inventano storie fantastiche, forse quando le racconteranno i nipotini ne saranno spaventati…Sicuramente faranno qualche commento al vetriolo sulle ultime imprese della bellona del paese..Oppure nella pace dell’angolo serale ricameranno ogni tipo di dipinto, con francescana pazienza.
Ma capovolgiamo ancora la nostra clessidra.. Ora si forma un’immagine …insolita..Ombre di luce e materia ,sembrano agitarsi trasportate da un vento potente.Un vento che sembra provenire da un improbabile oggetto geometrico..una sorta di condotto,forse un passaggio ignoto. Un segno …una promessa di rinascita? L’azzurro del cielo che si intravede, così splendente, ci induce a crederlo. Ma non lo sapremo mai. Almeno finché anche noi non saremo lì.
Una clessidra magica…la tua…
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