
CONTROPELO – di Laura Galgani
In questo periodo mi sembra di vivere contropelo. Non è una bella sensazione. Le giornate si ripetono e mi lasciano tutte, alla sera, una sorta di irritazione sulla pelle. Proprio come se qualcuno, o qualcosa, mi avesse accarezzata con mano pesante, andando sempre contropelo: contro i miei desideri, contro le mie possibilità, contro le mie forze, contro il mio modo di sentire, contro la mia fantasia e contro ciò che vorrei fare delle mie energie.
Quando tiro le somme, alla sera, non posso che dirmi che meglio e di più di ciò che ho fatto non avrei potuto fare. Ho risolto mille problemi e ho raggiunto un bel po’ di obiettivi. Ma di chi erano quegli obiettivi e quei problemi? Non certo miei. E’ per questo che mi sento vissuta contropelo.
Lo so che sarebbe arrivato il momento di dire basta, di vivere per il verso del pelo e di volermi bene davvero. Lo so, ma purtroppo la consapevolezza non basta. E non serve neppure fuggire, perché una volta tornata si ricomincerebbe daccapo. E allora rovescio i termini del problema e mi invento una scappatoia, o meglio, una sfida: amare tutto ciò che faccio, in ogni istante, anche se non è mio, anche se non l’ho scelto né desiderato. Anche questo è un modo per prendersi per il verso del pelo. Aspettando un varco che mi consenta il salto nella mia vera vita.
Un salto, un passo , tanti piccoli passi…ore solo tue…è il mio augurio.
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Forse laggiù, in fondo, a sinistra c’è una strada per donne affollate …
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