
Risuonare – di Laura Galgani
Parola che mi piace,
perché implica
entrare in contatto
con una cavità interna,
intima,
in penombra
solo in parte conosciuta,
dove risuona
qualcosa che
da lontano
prende forma
ed ali
e vita
e ti viene incontro
danzando,
a volte,
o in punta di piedi,
quasi sempre,
o come una tempesta,
in rari momenti,
e allora ti segna,
per sempre.
È un contatto
di stelle remote,
di vibrazioni
mie e non mie,
che percepisco
in un fremito
sottile,
che risuona
con un’eco smisurata,
voce
dell’infinito
che non posso
contenere,
ma che cerco
con disperato
amore.