
Ti penso viva, in un giorno preciso – di Nadia Peruzzi
È un fascio di luce che si fa tagliente e affonda come nel burro, ma incide carne viva senza trovare nulla che opponga resistenza.
Vieni a galla in mille modi ma mai come un fantasma, pur se benevolo.
Troppa energia, troppa forza, troppa volontà sono state la tua realtà, nonna, e non ti si può consegnare al regno dell’incorporeo, smaterializzato e opalescente.
Ti penso viva e in un giorno preciso.
Noi stiamo rientrando da un viaggio e arriviamo in macchina fino sulla piazza.
Sei come al solito sulla panchina circondata dalle amiche . Tieni banco, parli sicura e ridi anche con gli occhi.
Hai il tuo vestitino nero con quei motivi bianchi piccoli piccoli che mi piace tantissimo.
Ti fa giovane nonostante l’argento dei tuoi capelli. Ti alzi di scatto appena ci vedi. Hai i movimenti di una ragazzina, rapidi e fluidi.
Occhi belli, vivaci, liquidi mentre ci guardi e ci saluti.
Mi perdo nel tuo abbraccio. Lo riassaporo ancora un po’ mentre scrivo. Non c’è da tempo a darmi conforto, eppure l’idea di te come fantasma la sentirei stridente e del tutto inopportuna.
Sarebbe come accettare un simulacro di vitalità al posto dell’averti viva qui e ora, nella pellicola dei ricordi, fasciata in quel vestitino in un pomeriggio d’estate.
le nonne che non muoiono mai e che neppure sono mai vecchie, la tenerezza di un ricordo liquido, leggero, che sa volare
"Mi piace""Mi piace"
La vedo, sembra che sorrida anche a me, il vestito bianco e nero, ne distinguo bene il disegno, non sono fantasmi….sono amore…. per sempre ….anche dopo…
"Mi piace""Mi piace"