SCUSATE, SE NON MI PIACE…. – di Rossella Gallori

Si è presentata puntuale, con i soliti uccellini all’alba, che cinguettano non so bene a cosa…al giorno che nasce, alla notte che muore, a qualche verme cicciuto, all’odore del caffè o a quello del pane….boh non lo so, ma so che tutti gli anni me lo domando e che tutti gli anni mi inc… anzi ultimamente un po’ di più….sarà che invecchio e nemmeno bene, sarà che dormo sempre meno, sarà che detesto la primavera, e ho paura a dirlo, anche agli amici più cari, ma quel cip cip mi urta, non mi culla, mi devo alzare di scatto aprir la finestra….per vedere se hanno il coraggio di farsi vedere…scorgo solo un merlo spennacchiato…non inveisco, più che altro mi manca il fiato per farlo.
Sono anche un po’ stordita dal profumo dei nuovi fiorellini, un trionfo di mimosa, gialla come l’ invidia, sfacciata come una donna di malaffare…..di un glicine prematuro e troppo profumato per essere vero…..per non parlare poi della camelia…ne ho una piuttosto grandina, che non muore nemmeno a spararle con un mitra.
Detesto la primavera, confermo, sarò impopolare, una donna anomala, ma non la sopporto, mi dà stanchezza, mal di testa, troppa luce così all’improvviso, troppi ricordi che fanno un male boia, che il freddo dell’inverno speravo avesse congelato…un’illusione momentanea…hanno bussato alla porta con una corona in testa di violette profumate e funeste, ho aperto e non ho fatto in tempo a richiuderla, mi han risbattuta per terra truccati da buoni….ricordi che mi perseguitano….con il primo tepore, con il primo tramonto tiepido…con i primi cappotti sganciati, con le prime rondini disorientate….con una me sempre più arresa.
Chiedo scusa alle signore, che gravide aspettano di partorire balconi fioriti, giardini profumati, tisane rinfrescanti…io, io mi nasconderei dentro un cappello gigante di lana, dietro un paravento di pelo d’agnello, dentro una culla gigante di piume d’oca.
Avrei bisogno di un nascondiglio per pochi mesi, giusto il tempo di abituarmi, acclimatarmi.
Per ora l’ho imprigionata questa primavera, l’ho costretta a fermarsi… mi guarda nascosta dalla rete di metallo, cerca il mio sguardo, cerca invano di attirare la mia attenzione, io volgo il capo, chiudo gli occhi…..resisto….
