Incontri – di Chiara Bonechi

Si ritrovavano il sabato sera, erano un gruppo di amici affezionati.
La casa che li accoglieva non era sempre la stessa, cambiava secondo la disponibilità di ciascuno, si offriva caffè, dolcetti e vini liquorosi.
Era diventata un’abitudine molto bella, impegni diversi che potevano capitare venivano collocati possibilmente in altri giorni della settimana perché nessuno voleva rinunciare al rito del sabato sera.
Quella volta l’incontro fu fissato in casa di Lina per ascoltare storie lette alla radio.
Nella sua ampia taverna aveva conservato un vecchio apparecchio, un parallelepipedo ingombrante, in legno marrone con tasti dorati.
“Prima metto il caffè” disse, “poi ci mettiamo in ascolto”.
La serata si preparava diversa, poteva sembrare un evento come ai tempi dei nonni.
Intanto le chiacchiere fra amici creavano un certo brusio, poi quel rumore inconfondibile che dalla moka si sprigiona insieme al profumo del caffè, li pose in attesa.
Che buono il caffè!
Il suo sapore rilassa e, mentre si gusta, prepara all’ascolto.
La vecchia radio viene messa in funzione, un mano sicura cerca la stazione, è il momento dei racconti ma si sente solo un fruscio, la manopola viene mossa a più riprese, il cursore scorre, si passa da una stazione all’altra, il fruscio non cessa e si alterna ad uno scoppiettio.
Qualcuno non si fida, vuole provare e riprovare, è difficile arrendersi e rinunciare dopo l’attesa.
La stazione non si trova, il fruscio continua, lo scoppiettio pure e la storia per quel sabato è svanita.
La radio, gli amici, il caffè, c’è una fotografia perfetta di un tempo …che era solo ieri…
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