Potere del potere – di Carla Faggi

Mia madre aveva un negozio bazar dove vendeva un po’ di tutto, anche giocattoli.
Sono quindi nata e cresciuta in un negozio di balocchi.
Inutile dire che la supervisione la facevo sempre io!
La preferenza la davo alle bambole, quelle con i capelli lunghi e morbidose, bambole che non avevano età.
Poi arrivò Cicciobello, bambolotto bebè e poi la Barbie, bambola adulta.
Non mi piacevano, preferivo le bambole bambine.
Adoravo pure i camioncini, i trenini e le locomotive di legno. Tutti da trainare.
Da bimbi imparavamo a camminare, poi a trainare e poi a costruire con il lego.
Poi arrivarono i trenini e le macchinine di latta ma con il motore a batteria. Già non mi piacevano più.
Non dico la mia disapprovazione quando arrivò jeeg robot e gli eroi di guerre stellari!
Però erano pubblicizzati dalla tv e andavano a ruba, con grande gioia di mia madre e mio notevole disappunto.
Durante il carnevale il negozio vendeva bombettine, manganelli, maschere e coriandoli.
Non ho mai amato il carnevale, non mi piaceva mascherarmi e avevo paura delle bombettine e delle manganellate. I maschietti a quell’epoca erano tremendi, se ti prendevano di mira ti massacravano.
Io però ero abbastanza fortunata perchè se mi riconoscevano dicevano: no, a lei no! sennò non ce li vende più!
Eh già! Potere del potere!
I privilegi di chi conta!
Comunque continuo a non amare il carnevale, troppa confusione, troppo caos! In fondo io sono una light…e come dico sempre…delicata e fragile!
Apparentemente forte…una bambola in vetrina ti raccontava storie e tu le racconti a noi…
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