Rimbombare

Non tutti i martedì pomeriggio. – di Stefania Bonanni

Forse quando rimbomba c’è un motivo, e forse rimbomba perché non lo conosciamo, quel motivo.

A volte comincia con un tonfo sordo. A volte coincide con il rumore che fa la porta spinta dal fantasma delle sei del pomeriggio.

Certo, sarà la scuola di musica, qui, sul nostro stesso pianerottolo, ma la spiegazione non rende giustizia alla bellezza del rimbombo.

La parola, del resto, si presenta da sé. Se la si dice tra i denti, più di una volta, quelle MB cominciano a gonfiarsi, a ruzzolare, a fare confusione mentre girano tra i denti ed il palato, tonde e fragorose, dei incastrano sotto la lingua, poi riprendono fiato, o acqua, saliva, come spugne, e continuano a ritirarsi, piene e gioiose.

Rimbomba scoppietta, è come doppia bomba, ma non deflagrazione.

Rimbombano i passi abbandonati sunpavimenti di locali ormai vuoti, rimbomba l’onda che si schianta e poi veloce si ritrae dagli scogli che ha abbracciato, rimbombano le aule vuote dai giochi che hanno ospitato per tutto il giorno, rimbomba la grancassa della banda del paese, ma solo il primo colpo fa trasalire.

Rimbombano nella testa parole capite un attimo dopo, quando era tardi per rispondere.

Rimbomba il silenzio, quando non ci sono parole per noi.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

3 pensieri riguardo “Rimbombare”

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