Argento – di Rossella Gallori

…era argento, la luce che filtrava sfacciata ed ondeggiante, tra i fili della frangia di tripolino azzurra, della lampada pesantemente Liberty.
Era argenteo, il nastro glacée tra i capelli stopposi della bambola di bisquit, impalata sul divanetto di velluto mauve unto dal tempo, un color malva indefinito e spento.
I vassoi d’argento riflettevano sontuose teiere grasse e lisce dipinte a mano.
Zuccheriere Sheffield sembravano scoppiare da un momento all’ altro…successe e fu solo e semplicemente polvere bianca, dolce e morbida che cadde a terra senza far rumore…scricchiolava, invece, sotto le babbucce di raso rosa, lise in punta del piccolo fantasma trasparente che volteggiava facendo ondeggiare i riccioli color rame, sorrideva, riconoscendo l’immenso salone, prato dei suoi giochi, di cucciola diafana…si fermò solo per un attimo ad asciugare le lacrime, che inarrestabili scendevano sul volto ancor giovane di sua madre, che piegata sul tappeto, di fronte ad un camino spento, la piangeva morta, accarezzando il nulla.
Un piccolo campanello di alpacca…annunciò l’ora del thè….
Sempre pronta a trasformare una banalità in sensazioni calde e profonde. Bravissima
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