Vacanze e vicinanze – di Ivana Acciaioli

Quest’anno per me le vacanze sono state fortunate .
Ho passato due settimane con mia figlia in periodi differenti. Io e lei viviamo in città diverse e i nostri incontri hanno scadenze per me sempre troppo lunghe.
Ho perfino affrontato un viaggio in aereo da sola per raggiungerla, eppure io preferisco i piedi al suolo.
Abbiamo visitato insieme luoghi ameni e rilassanti.
Assaporato del buon cibo.
Scandito le ore in modo libero senza obblighi o costrizioni, come piace ad entrambe perché in questo siamo simili.
È stato bello condividere tutto il tempo, prendersi reciprocamente cura di noi.
Le acque termali, le spiagge, il mare, le vie cittadine percorse di giorno o di notte, i monumenti, tutto questo poteva anche non esserci per me, perché le vere vacanze sono le sue parole con le quali mi sveglio e mi addormento, i luoghi più belli nell’azzurro dei suoi occhi, il profumo del suo corpo la sensazione più appagante.
Non importa se accanto a lei mi sento vecchia e a volte impacciata, se scopro i miei difetti in modo crudo, se sento che lei può darmi solo briciole della sua vita eppure così preziose, così sazianti per la mia fame materna. Neppure quando percepisco la sua impazienza nei miei confronti vorrei essere in altro luogo, ed il mio silenzio serve per inghiottire, per pensare a mia madre, a quanto mi manca e a quanto forse mancherò anche io a lei, dopo.
Penso a mio figlio, e alle vacanze che con lui probabilmente non farò più, alla sua preziosa vicinanza, al rapporto ugualmente intenso ma diverso che ci lega e mi manca che lui non sia stato con noi come negli anni ormai lontani della loro infanzia, dei loro giochi insieme.
Quante cose perdiamo, per conquistarne altre diverse che negli anni ci accompagnano e ci rendono talvolta partecipi, talvolta spettatori.
Mi è piaciuto molto il tuo racconto molto simile ad un pezzo della mia vita. Ricordi che affiorano restituendomi un po’ di gioia e tanta tristezza
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