Mi manca….

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Mi manca….- di Claudio Giovani

Mi manca la mia cameretta. Cameretta…4metri x4 x 4 di altezza tanto piccola non era. Mi manca la luce bianca riflessa che la riempiva, specialmente nelle mattine in questo periodo degli ultimi giorni di scuola era una luce molto fredda, chiara. Mi mancano le sue finestre alte divise in tre parti. Ricordo i mangianastri divenuti poi walkman e poi stereo con lettore cd. Quando usciva l’ultimo album dei miei cantanti, Marco Masini,Paolo Vallesi,Celine Dion andavo sempre a sedere sul bordo del letto alla testata, inserivo la cassetta tremando dalla fretta e premevo play. Ricordo il primissimo ascolto era sempre piu vivido degli altri, forse perchè il nastro era vergine. Ricordo un anno ricevetti un walkman superaccessoriatissimo per un compleanno, nero, con il minialtroparlante incorporato, stop play, ff, rw, tasto pausa e tasto rec. Una figata che niente altro sarebbe stato al suo pari.
Mi manca la strada sterrata che da qualche parte sulla Futa si immette nel bosco e dopo qualche curva inizia a scendere fino al torrente Gora. Li si apre un piazzale immenso a prato, è il campo della casa di mia zia dove ci ho passato estati fino a grande. Poco più sotto il torrente fresco con il suo ponticino e una micro pescaia dove passavo le ore a sentire il fruscio del vento fra i cipressi e latifoglie varie e il rumore dell’acqua che scorreva regolare incessante.
Mi manca la mia casa, il mio quartiere, la mia vita di allora e quella che ero convinto avrei avuto. Ricordo il giorno che l’ho lasciata per sempre. Ricordo il sole caldo che batteva sul viso mentre la macchina andava veloce sul raccordo autostradale del ponte a ema, le case che in poco tempo sparivano. Guidava mio zio, cercava di dire cose simpatiche e io piangevo in silenzio nascondendomi dietro gli occhiali.da sole. Nulla sarebbe stato piu come prima. Nulla sarebbe stato piu come programmato in tanti anni di sospiri in quella camera. Per 10 lunghi anni non sarebbe piu venuta a buttarmi giu dal letto alle 9 di mattina la mia amica Claudia. Oggi ho ripercorso tante tappe di quell’epoca costringendomi a ricordare a rivivere a riprovare le sensazioni di allora, delle cose che accadevano. Non lo so perché avevo smesso di pensarci a quei tempi ma adesso non voglio dimenticarli una seconda volta. I giri in via Gian Paolo Orsini, le domeniche mattina in chiesa, i pomeriggi all’albereta, mia cugina Sonia che voleva stare con me da piccola e io invece volevo stare dalle mie cugine Laura e Ilaria. Però se poi non c’era la cercavo. Mi sentivo importante forte nel sapere e dire ai miei compagni che anche io come loro avevo pezzi di famiglia nelle stesse strade. Potevo scorgere un pezzettino di facciata della sua casa dalla mia finestra. Ricordo che da via Coluccio per me era un viaggio passare il ponte e arrivare in via Quintino Sella dove potevo sfogarmi devastando la vita di nonna zii e cugine. Ricordo che la libertá che non avevo nemmeno con la condizionale per quanto la contestassi la sentivo confortante. Il mare aperto è bello: tre anni 18,19 e 20 anni poi anche ciao. Da quando sono stato portato via da quei luoghi mi sono perso. Un po’ Oz un po’ paese delle meraviglie ma insomma devo tornare a casa perché ho un destino da seguire, una vita da vivere e tante cose da fare. Ringrazio per aver vissuto questa giornata.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

2 pensieri riguardo “Mi manca….”

  1. Bellissimo esercizio per il cuore” costringersi a ricordare” anche se non tutto, un pò di tutto piccole mete, piccoli passi ed è già domani! Benvenuto Claudio!

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