
Profumo verde – di Nadia Peruzzi
La falciatrice la faceva da padrona quel giorno, al giardino dei giochi.
Il rumore era un po’ fastidioso,ma ha conquistato subito Lapo che si e’ messo a seguirne l’andirivieni che ad ogni giro restituiva un tappeto verde e compatto al posto degli steli alti del giorno prima ,fra i quali spuntava una bellissima punteggiatura di margherite.
Già le margherite oggi dovevano cedere all’invadenza di quella macchina inesorabile.Tirava un po’ di vento e per fortuna ha cominciato ad arrivare profumo a compensare lo sterminio delle bianche corolle.
Profumo particolarissimo quello dell’erba tagliata di fresco,come altri non ce ne sono.
La definizione e’ il profumo stesso,la sua essenza: profumo di erba tagliata di fresco,appunto ! Come lo Chanel N5 ,unico!
Sa di fresco,e’ un po’ aspro,ma avvolgente e ristoratore.Sa di nuovo,sa di terra e di rugiada mattutina,sa di rinascita.
E’ stato bello provare a farlo sentire anche a Lapo e rendersi conto che lo percepiva aspirando l’aria attorno,che ne era invasa.
Per un attimo il rumore della falciatrice e’ riuscito a passare in secondo piano.