
Tonalità di verde – di Ivana Acciaioli
Nel pomeriggio domenicale silenzioso, l’esplosione della primavera mi fa tirare fuori dal suo nascondiglio invernale la mia sedia a sdraio verde con le sue comode tasche dove sistemo cellulare, libro e chiavi di casa; scendo con lei in giardino e assaporo questa prima uscita rilassante nel verde, che sembra aver deciso di esplodere sotto questi raggi di sole anche troppo impertinenti.
Allungo le gambe sul poggiapiedi pensando all’ottimo acquisto di questa sedia ,mi mimetizzo perfettamente con la mia camicetta verde ultimo acquisto alla moda. Quest’anno il verde è apparso nelle vetrine anche in tonalità azzardate.
Tonalità del verde, ecco cosa mi viene in mente di digitare su Google, e scopro che ci sono ben trentasei tonalità e forse qualcuna di più perché non trovo il verde militare, il verde marcio e il verde muffa che per me esistono.
Nella tabella colori ogni gradazione compare con il suo nome preceduto naturalmente dalla parola verde.
I miei occhi rimangono incantati dalle tante sfumature di colore e dalle definizioni.
Alcuni verdi mi erano noti, altri completamente sconosciuti almeno nel nome; alcuni caratterizzati da parole normali che abitualmente associamo al verde come trifoglio, felce, erba, primavera, oliva, muschio, smeraldo, giada, ma altri buffi come Arlecchino, ufficio, vagone, cacciatore, Legnano.
Quelli più intriganti sono verde cinabro, persiano, celadon, verdigris, Veronese, chartreuse perché sconosciuti; mentre i migliori sono quelli che posso associare ad un profumo come menta, pino, lime e polpa di lime, pera, tè verde, asparago, mirto e poi ci sono quelli che un po’ intimoriscono come mimetico, palude, islam, foresta.
Non manca il verde politico, quello irlandese e della lega Nord.
Però il verde dei sentimenti, seppure astratto, si fa strada a gran forza nella mia mente: la gelosia(mostro dagli occhi verdi), l’ invidia, la speranza; infine tangibile e tanto desiderato quello del bene materiale per eccellenza il denaro.
Un soffio di vento giunge a smuovere le pagine del libro, abbandono il cellulare, mi immergo nella lettura e mi confondo nei toni del verde del giardino.