Le farfalle – di Tina Conti
Mi piacerebbe e non mi piacerebbe, fare tutta quella fatica, arrotolato in un bozzolo, stretto, con gambette corte a volte strisciare, rischiare una beccata dalla prima pollastrella di passaggio, o da un piccione di città.
Per vivere solo un giorno? non fa per me!
Certo, volare sul naso di qualche noioso gatto, infilarsi in un roseto in splendida fioritura, scegliere i fiori più simpatici, con i colori e profumi più intensi deve essere stupendo.
Non mi viene in mente un animale così leggiadro, discreto, morbido e indifeso.
Quando minuscole farfalline svolazzano in gruppo, sembrano grappoli di sambuco
Portati dal vento, a volte arrivano silenziose e inattese posandosi veloci sui cespugli.
Sono tante, colorate, muovono l’atmosfera. Rendono tutto allegro e festoso.
Nel mio giardino le buddleie le ammaliano è così io mi godo le loro danze e i loro svolazzi.
Le ho piantate anche per questa ragione oltre per le belle fioriture estive che mi regalano.
Che crudeli però quelli che per fare collezioni le appuntano sulla carta assorbente.
Senza questi individui, però, non conosceremmo tutte le varietà e gli esemplari che vivono nel mondo. Questo dice la scienza e noi ci adattiamo.
Sono proprio una grazia di DIO questi esserini così indifesi e belli, che ci sorprendono con l’arrivo della bella stagione.
Però che disperazione vedere tutte le foglie del cavolo bucherellate dalle cavolaie.
Riuscirò a fare la mia zuppa con qualche pianta sana?
Dovrò ingegnarmi a trovare rimedi efficaci se voglio davvero vincere questa battaglia.
