Farfalle cadute

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Le farfalle nello stomaco – di Rossella Gallori

Lo aspettava in piazza D’ Azeglio, le aveva detto: si, si vengo, di sicuro vengo.

Teneva ben nascosto, in borsa un piccolo uovo fondente, di marca buona….se lui le avesse portato un pensiero, un fiore….lei, baciandolo, coraggiosamente, sulle labbra gli avrebbe dato anche il suo pensiero….

Era ormai una vecchia ragazza, con pochi sogni, ma con qualche timida speranza; oggi poi si sentiva quasi carina…..c’era nell’aria una primavera inattesa, una Pasqua speciale …..

Quando lo aveva conosciuto, era bastato uno sguardo e…..quelle sciocche farfalle si erano rimesse in moto, un po’ impazzite ed un po’ incoscienti….

Lui, le aveva detto “verso le dieci, in piazza, porto fuori il cane, così ci facciamo gli auguri”

Guardò l’orologio, le dieci e dieci, si tolse gli occhiali, con la certezza di sembrar più giovane…..la speranza è sempre l’ ultima a morire.

Lo vide arrivare, la giacca sganciata, la camicia semiaperta, lo ricordava più imbacuccato; dava la mano ad una ragazza dai vistosi riccioli rossi, vestita di verde, un po’ traballante su i tacchi vertiginosi…..il cane? Il cane non c’era!!!

Era stato sostituito, da una bambola, senza guinzaglio, una che  poteva essere sua figlia, anche sua nipote….

Le sorrise passandole accanto “AUGURI BUONA PASQUA” anche la Barbie  su i trampoli  biascicò un “AUGURI” senza “R” . 

Di colpo le sue farfalle si fermarono, qualcuna, morì sul colpo, altre si addormentarono, fu un sonno pesante, profondo….”AUGURI”  rispose….balbettò….

Si alzò lentamente  da quella panchina scomoda, asciugò le sue lacrime arcobaleno……gettò l’uovo nel primo cestino…..e tornò a casa.

 

 

 

 

Domani ……sarò farfalla

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Sarò farfalla, domani – di Stefania Bonanni

Era arrivato il momento

Lo sentiva nelle gambe stanche

Lo sentiva nelle membra gonfie

Nella fatica di arrivare alla sera

Nella stanchezza del giorno nuovo da vivere

Era arrivato il momento

Come aveva sentito dire tante volte

Come dentro di sé aveva sempre saputo

Lo riconosceva

Lo aspettava

Era arrivato il momento

Quello di fermarsi

Quello di raggomitolarsi

Di non essere più

Di tornare a nascere

Sarà Pasqua, domani.

Sarò farfalla, domani.