
La casa sul lago – di Tina Conti
Sarebbe andata all’asta quella bella casa un po’ cadente sul lago.
Tutti vi avevano trascorso le vacanze.
I nonni aiutati da Carolina la governante fino a poco tempo fa si erano sempre
offerti di ospitarli.
Da bambini prima, poi, da adulti, quando erano in crisi di coppia, o dopo periodi faticosi di lavoro si rifugiavano là.
Pian piano, la casa si era inselvatichita, la vegetazione la stava sommergendo.
Non aveva perso però fascino e mistero.
Marco, da ragazzo prendeva la bicicletta e andava in paese per le sigarette e un po’ di provviste. A volte portava in canna anche Carolina che brontolava per le buche.
Carolina era diventata sorda ma non aveva dimenticato le sue ricette: in cucina era un portento.
Si erano dati appuntamento alla casa, erano passati tanti anni, qualcuno non si vedeva da tanto, i nonni non c’erano più.
La casa era rimasta tranquilla per tutto il giorno poi a buio qualcosa si era animato
Nella camera sul sambuco, Gloria si era appena alzata, aveva fatto un viaggio faticoso per ritardi di treni e autobus e su quello che era il letto di ragazzina aveva dormito.
Ora, con la scialle della nonna sulle spalle, si scaldava, guardava le bambole polverose sull’armadio, le foto sul cassettone, si era fatto buio.
Era arrivato qualcuno?
Si vedeva filtrare la luce nell’ingresso.
Una valigia era posata nell’angolo.
Qualcuno saliva le scale.
La casa si animò, si accesero tante piccole luci
Fremeva aria di mistero, chi doveva ancora arrivare?
La piccola Francesca con la sua coda di cavallo sulla testa sali’ dalla cantina, leggera, eterea, silenziosa.
Dalla cucina provenivano rumori conosciuti, profumi antichi.
Suonò il campanello della biblioteca del nonno.
Era il segno della chiamata per il pranzo.
Scesero e salirono tutti.
Quanti sguardi, sospiri, abbracci.
Si trovò un accordo, la casa sarebbe andata alla governante, se la meritava.
Si era offerta di continuare ad ospitarli finché le forze glielo avessero consentito.
Sì festeggiò’ con cibi semplici ma familiari, e poi la torta.
Una musica sorprese tutti, fuori videro gli strumenti scintillanti della banda del paese.
Erano venuti a onorare la famiglia del nonno ritornata alla villa.
Un modo elegante di raccontare, particolari che fanno calore, calore che fa vita….persone…non pedine!!!!
"Mi piace""Mi piace"