
La bella addormentata – di Gabriella Crisafulli
Il giardino in letargo viene percorso solo in parte dai raggi che lo scaldano. È il momento di quella gioia verde che scandisce l’anno con feste e ricorrenze.
Il 24 marzo si è fermato tutto.
Come ne “La bella addormentata” ognuno è rimasto sospeso al suo posto in un eterno fermo immagine. Solo io mi muovo tra i personaggi, li guardo e li riguardo da tutti i punti di vista, ci giro intorno.
Il fabbro è a ferrare il cavallo rimasto con la zampa a mezz’aria, il cuoco tiene il mestolo nel paiolo circondato da pentole e marmitte fumanti, le dame siedono compunte ad ascoltare una di loro che legge intanto che altre sono nell’atto di ricamare. I cavalieri stanno sull’attenti nella sala del trono al passaggio del re che sorride benevolo, mentre la regina in giardino indica all’ancella le rose da cogliere.
È ancora presto per rompere l’incantesimo?
Lascia che mi penta.
Lasciami pensare.
Occorre ricredersi e navigare fuori dalla bolla di gelo per traghettare altrove.
….esci dalla bolla…il Cavaliere lo vorrebbe…
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