La pagina del grano

Ivana e la “pasta madre” – di Ivana Acciaioli

Per quasi quarant’anni era stato il mio pane quotidiano, con quel pane e con quella schiacciata avevo cresciuto i miei figli. Avevo sempre pensato di essere fortunata ad avere vicino a casa quell’antica bottega di fornaio, lì avevo visto due  generazioni impastare e sfornare un pane davvero speciale,  ed adesso la terza, che l’incanto purtroppo aveva rotto. Ho cercato di capire ed anche di chiedere cosa fosse sopraggiunto a cambiare il sapore e l’aspetto che ben conoscevo,  però da quei giovani, della stessa età dei miei figli, avevo avuto rassicurazione che tutto era come prima; il mio messaggio di infelicità era caduto in un’ annoiata risposta:-Sei l’unica che trova il pane diverso.
Mi sarei voluta convincere, ma si può non conoscere il pane che mangi da quasi una vita? Masticarne un boccone e non coglierne il sapore perfetto, la consueta giusta umidità.
Avrei voluto credere, ma non vedevo più la gente che riempiva il piccolo negozio, non c’era più l’usuale lunga fila davanti al banco.
Mentre tagliavo la solita bozza toscana, la tovaglia si riempì di briciole di crosta che si frantumava in modo  improprio, provai una leggera sofferenza, pensai che magari era davvero tutto come prima ma forse non  la passione; l’amore per quella professione di famiglia esisteva davvero in quei giovani cuori?
Penso che tali ingredienti non si possono ereditare, non si cedono come un’attività, si conservano gelosamente e si tramandano solo a coloro che sono pronti per riceverli.
Negare un’abitudine è difficile, provai ad insistere ancora per mesi, poi mi offrirono della pasta madre e così mi  incamminai sul percorso del pane fatto in casa, strada difficile fatta di tentativi, prove più o meno riuscite, ma sentivo nascere in me una fragrante passione ed in bocca un sapore genuino che mi ricordava l’infanzia.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

1 commento su “La pagina del grano”

  1. Molto molto bello il tuo racconto, genuino, veritiero penso sia successo a diverse persone della nostra generazione quello di non ritrovare i sapori di una volta e non solo nel pane.

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