
Sono solo passaggi di tempo – di Patrizia Fusi
Sono in macchina con mio nipote stiamo andando a Firenze, mentre guido la città scorre accanto a me, luoghi conosciuti dove io ho trascorso una parte della gioventù.
All’età di quattordici anni lavoravo da quelle parti, i ricordi mi affiorano alla mente e glieli racconto.
Ero commessa in una succursale di una lavanderia, nella giornata avevo tanto tempo libero quando non avevo da fare con i clienti, così presi l’abitudine di leggere.
Iniziai con una collana per ragazzine che una mia cara amica mi passava, ad un certo punto mi venne un rifiuto fisico per quel tipo di lettura, allora iniziai a leggere i gialli Mondadori che compravo da un giornalaio vicino al negozio, anche questi tipo di libri mi vennero a noia, e passai ad altra letteratura.
Gli racconto di una mia insicurezza di ragazzina, il negozio chiudeva alle diciannove e trenta, facevo i viali a piedi per andare a prendere l’autobus sui lungarni, nel percorso passavo davanti ad una caserma di militari, alcune volte li incrociavo nella loro libera uscita, quando li vedevo cambiavo marciapiede, mi sembravano tanto grandi e i loro apprezzamenti mi imbarazzavano.
Nel frattempo siamo arrivati, mi sono fermata vicino ad una villa, ricordo che in quel periodo quella villa era in stato di abbandono, io a quei tempi ci ho fantasticato molto su chi poteva essere il proprietario e per quale motivo non ci abitava o quale dramma c’era dietro quell’abbandono.
Ora è la sede di una banca.
Mentre gli racconto tutto questo, mi vedo ragazzina che gira per quei luoghi con tanti sogni, speranze, incertezze, paure, ma aperta alla vita.
Tanti ricordi ………passaggi di tempo.
Deliziosa, fresca e piena di vita…una pagina di vita.
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Ci sei tu e ci hai portato tutti con te, in questo “passaggio di tempo” che non si può dimenticare
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