
Parlando ininterrottamente – di Rossella Gallori
Zitto, per favore, zitto….
E ti coprivo la bocca, con la mano.
Zitto, per sei, cinque, quattro minuti….anche solo per tre.
Cercavo di distrarti, di fare in modo che il tuo parlare senza sosta ….il tuo narrare, rincorrere parole, ricominciare, descrivere, andare e tornare, diventasse silenzio, un silenzio di ascolto.
Inutile, ….zitto, ti prego zitto, almeno due minuti,e sganciavo il primo bottone, della camicetta color Nilo.
Zitto, ma tu non mi guardavi….
Per favore, zitto …..e distratta accavallavo le gambe….e la gonna saliva ….saliva ….
Ed insieme a quel brusio , cascate di parole, ti ho baciato.
Imperterrito hai continuato a parlare….
Quando ti ho sparato …..ed al primo colpo, ho centrato la tua bocca….parlavi ancora….
Così parlando ininterrottamente, sei morto.
Nel frastuono del mio silenzio, nella mia voglia di dire qualcosa, di essere ascoltata ….
Zitto finalmente, zitto, ora parlo io!
Volevo scrivere un bel commento lungo ,ma per paura ti scrivo solo GRANDEEE !!!!!
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Sei sempre molto efficace e originale. Purtroppo è vero che non essere ascoltati può provocare drammi umani……..
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Il silenzio è d’oro e, talvolta, salva la vita…
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è incredibilmente bello, surreale e allo stesso tempo reale. complimenti sei proprio brava
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