
CONCENTRAZIONE – Di Simone Bellini
Concentrazione, ci vuole concentrazione !
Dieci e mezzo di sera, l’ora è quella giusta! Il buio ti isola da tutto e da tutti,mentre il fascio di luce della lampada da tavolo focalizza la lastra di zinco preparata per la “ceramolle”.
Ci vuole un po’ di musica, quella giusta; Radio Montecarlo a quest’ora trasmette sempre della musica educata, ricercata, mai invadente, perfetta per concentrarsi, da gustare appieno nella riservatezza delle cuffie, per rispettare il silenzio degli altri.
E’ la prima prova, di questa tecnica, che affronto da quando mi sono iscritto al corso di “incisione ad acquaforte”. La lastra di zinco viene riscaldata tiepidamente (nel mio caso sopra il termosifone) come pure la cera che andrà stesa in maniera uniforme su di essa. Poi si adagia sopra la cera ancora molle (da qui il nome di questo tipo di incisione ) un foglio di carta velina sul quale potremo fare uno schizzo a matita di un qualsiasi soggetto. Quando verrà staccata la velina i segni della matita porteranno via la cera lasciando scoperta la lastra nei punti dove si vuole che l’acido, in cui sarà immersa, corroda. I solchi dell’incisione saranno più o meno profondi a seconda del tempo d’immersione, determinando la quantità d’inchiostro che ci vorrà per dare alla stampa l’intensità voluta del segno.
Ecco ci siamo! Accanto alla lastra una foto del National Geographic di una foresta con dei ruderi di pietra; il soggetto del mio schizzo. La penombra e la musica creano l’atmosfera perfetta.
Inizio e la mia mente piacevolmente concentrata razionalizza le fasi del disegno stando attento a non sbagliare.
Nel delineare un bosco non c’è una prospettiva precisa, quindi l’erba e le foglie più vicine devono essere più grandi e precise di quelle sul fondo. L’intensità della luce che passa attraverso le fronde dei rami sarà più diffusa e tenue in alto, più contrastata e decisa in basso.
La mano va libera e decisa, guidata lucidamente dai miei pensieri tutti concentrati su quel disegno, non esiste altro in quel momento. In poco meno di due ore ho finito lo schizzo, è quasi perfetto, devo rafforzare i punti più scuri per delinearne i contorni e i contrasti con la tecnica dell’acquaforte (è come la ceramolle senza velina, la cera viene graffiata con una punta a spillo ed i segni vengono più forti e decisi ).
Il lavoro è finito, è stato gratificante vederlo stampato in colore seppia che ho scelto per mitigare la crudità del BIANCO e nero ed avvicinarmi al VERDE del bosco.
E’ la concentrazione il segreto della vita, se riesci ad applicarla in ogni tuo impegno potrai ottenere i risultati voluti.