
….un mandarino – di Nadia Peruzzi
Sei rimasto da solo nella fruttiera e non so che fare. Vorrei mangiarti subito, ma poi non rimarrebbe nulla a dar colore al bianco della porcellana e a far contrasto alle fogliette verdi che stan li a far decoro.
Lo prendo in mano, lo giro e lo rigiro. Lo guardo vogliosa e dubbiosa allo stesso tempo.
E’ un po’ che è in casa. E’ avvizzito. Non è un male però visto che il profumo che emana è ancora più penetrante ,arriva ovunque in cucina.
Quasi quasi mi dispiace. No, via non posso mangiarlo, questo bel mandarino, mi dico.
Lo rimetto al suo posto e non lo guardo per un po’. Faccio finta che non esista, che la fruttiera sia vuota e soprattutto faccio finta che quel suo profumo un po’ troppo maliziosamente, non arrivi dove non deve a stuzzicar appetito.
E’ durata poco, la gara di resistenza mista a noncuranza.
L’ho ripreso in mano. Questa volta non ha scampo!
Sbucciandolo piano piano, l’ho mangiato con gli occhi del desiderio, prima che con la bocca.
Morbido e succoso ,nonostante la buccia raggrinzita, per nulla aspro.
Se non ci fossero stati tutti quei semi, sarebbe stato il mandarino/merenda più buono al mondo!!
Ti ci vedo: li a osservare il mandarino , l’ultimo ma io più succulento.
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Il mio era aspro , un pò maturo ed io lo avevoSPIACCICATO ….rendendolo privo di succo ….una NONMERENDA…quel ” FACCIO FINTA CHE NON ESISTA” mi piace da morire…
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