
BAMBINI IN SILENZIO – di Elisabetta Brunelleschi
Claudia, mia figlia, aveva poco più di un anno e già zampettava per la casa.
Fu un attimo, era con me in cucina, mi volto e lei non c’era più. Tutto era silenzio.
Vado subito nel bagno perché appassionata d’acqua com’era, aveva scoperti come azionare i rubinetti e per far scorrere l’acqua.
Non c’era e il silenzio continuava.
La nostra casa non è un castello, con pochi passi ogni stanza può essere controllata, quindi mi volto e sono in camera, giro intorno al letto e la vedo seduta davanti al comodino.
Aveva preso i calzini del babbo e se li era messi sulla testa e intorno al collo a formare una grande parrucca e tante collane
La trovai così che mi guardava con aria trionfante mentre raccoglieva altri calzini.
Non era successo nulla di grave, Claudia giocava.
Ma io quando ci ripenso mi sento dentro un senso di disagio: bastò un attimo e lei, in silenzio, si era allontanata. Le case, a volte, possono essere anche molto pericolose!