
Il silenzio della vita – di Lorenzo Salsi
Cimitero.
Vedo lei avvolta nel silenzio con un mazzettino di fiori.
Il silenzio l’accompagna, è qualcosa di tangibile, ma non opprimente.
Mentre va verso quella tomba le riecheggiano nella mente tante, troppe, belle, grandi parole di lui, le sue risate che ora sono soltanto silenzio.
La vedevo tutti i venerdì pomeriggio partire con i fiori comprati la mattina, il tram gratis (lui era stato tranviere); dopo il rumore del bus, il chicchiericcio dentro, arrivava improvviso il silenzio ovattato del cimitero. Chissà perché si parla anche sottovoce nei cimiteri, eppure non è che la voce rimbombi o abbia una eco.
Un giorno le chiesi: Mamma ma perché vai al cimitero, ma che senso ha andarci?
Lei mi rispose: il senso della vita è la morte. Il senso del suono è il silenzio.
Mi zittii da sciocco adolescente, da ignorante della vita. Il senso e il silenzio della vita erano contenuti tutti in quel mazzettino di fiori, che ogni venerdì la mamma depositava sulla sua tomba, pensando e sentendo che non era stato solo un silenzio.