
Rossella Gallori: Il frigorifero
Arrivò cosi, grande, grandissimo, un Philco!!!!!! Bianco, un orso polare con lo sportello e la maniglia.
Era il primo regalo vero, che “ si capiva“ fatto con amore .
Non so bene, se io ricordo perché c’ero o perché me lo hanno raccontato.
Lo zio Alberto, con Guido suo fratello lo portò su per le scale, ce lo mise in cucina e se ne andò. Non volle un grazie, non volle un bacio, lo salutammo dalla finestra, io sulla seggiolina, gli altri in piedi, felici.
Io, quel frigo, lo avrei messo al posto della nonna, mi sembrava più utile, meno freddo, il che è tutto dire….Nella sua camera nera, via tutto e: un bel frigorifero, una tavola di formica rossa, magari le sedie blu…e via la nonna.
Beh sinceramente, da piccola volevo anche una stanza per la televisione, una pure per il mio orsetto intignato…
Ecco si ora lo so volevo far sparire le persone e sostituirle con le cose.
Ma di quel Philco mi innamorai, di lui mi ricordo la sua pancia piena: un pollo, dico un pollo !!!Pomodori e dico, po mo do ri e la co to gna ta….e non dico altro, perché non ricordo bene se c’era uno zampone o no.
Capite, lo zio aveva pensato a tutto. Soprattutto a noi.