
(Caravaggio)
Tina Conti: A lume di candela
Intorno al nostro consueto tavolo coperto di rosso, siamo passate lentamente dalla luce esterna di un grigio pomeriggio alla luce di cinque lumini.
Posati tutti in fila sullo stretto vassoio davanti a noi.
Prima un certo spaesamento poi un graduale adattamento di sguardi, ombre, attenzione.
Tutto per me è lentamente cambiato, mi sentivo in un luogo antico, fatto di forme nuove, di volti e oggetti che dovevo riposizionare, contornare.
Sentivo e vedevo un gruppo di persone che comunicavano fra di loro come in un dipinto di Caravaggio.
Il pittore nelle sue opere ci ha fatto vedere il suo mondo, quello che lui vedeva, odorava , sentiva e come la realtà fosse creata dalla luce dei lumi di allora.
Ancora oggi davanti ai suoi lavori sentiamo le emozioni di quei corpi ,la loro vicinanza, il calore e il buio intorno. vediamo le vesti, avvertiamo gli stati d’animo del momento
Anche ora avverto che tutto si acquieta, si illumina il cuore, si indirizza l’attenzione in quello spazio, su quella luce, su quei suoni e rumori. Vedo colori caldi spalmati ,arrotondati mai violenti. Sento un’intimità nuova un fluido diverso: quello dell’attimo.