Il calore della stufa

 

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Maria Laura Tripodi: Calore

Ho ancora ben presente il profumo tipico che rilasciava la cucina economica. La mamma stendeva  i panni umidi di piccole dimensioni su un aggeggio che stava attaccato al tubo della stufa e che si apriva a raggiera. E poi a volte c’era il profumo del pane, messo a biscottare al calore che piano piano si affievoliva e infine si estingueva.

Quella era l’unica fonte di calore per tutta la casa con il risultato che nessuno di noi bambini si sarebbe voluto allontanare dalla cucina. Anzi no: il letto gelido, nelle stanze gelide  veniva stemperato con un mattone scaldato dentro la stufa e poi avvolto in un panno.

Quando ho imparato a scrivere,  qualche volta, quatta quatta e incurante del freddo, mi costringevo a uscire dal calduccio del letto. Per non svegliare gli altri non accendevo la luce: al barlume incerto di una piccola candela affidavo i miei pensieri a un quadernino che  mi avrebbe accompagnata per tutta la vita.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

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