L ‘ AMORE NON MINACCIA, PROTEGGE.
L’ AMORE SCALDA, NON SOFFOCA .
L’ AMORE FA VIVERE, NON SOPRAVVIVERE.
….DI ME UNA MORBIDA, LUNGA SCIARPA ROSSA.
DI TE , UN SILENZIO COLOR CENERE.
L ‘ AMORE NON MINACCIA, PROTEGGE.
L’ AMORE SCALDA, NON SOFFOCA .
L’ AMORE FA VIVERE, NON SOPRAVVIVERE.
….DI ME UNA MORBIDA, LUNGA SCIARPA ROSSA.
DI TE , UN SILENZIO COLOR CENERE.
Quella sera stavamo aspettando il babbo. Non tornava, era in ritardo.
Con le orecchie tese siamo sedute in cucina pronte a percepire da lontano il ronzio del motore che non arrivava.
Oppure sì, da lontano giunge uno scoppiettio.
No, non è il suo!
Dal rumore del motore si poteva riconoscere il proprietario.
<< Questa è la lambretta di Antonio, senti come va!>>
<< Si è fermato laggiù, è la giardinetta del Tucci>>
<< Sale ancora, sarà quello del Cerrini. Eh, torna anche lui tardi!!>>
E poi tra un motore e l’altro il silenzio, solo silenzio profondo, denso, un silenzio da sprofondare.
Chissà forse la mamma era in ansia. Ma non lo dava a vedere.
Intanto noi continuiamo ad aspettare. La tavola è apparecchiata e le nostre mani si allungano verso la cucina economica accesa dove sono appoggiati i tegami con la cena.
Ecco un suono lontano come un friggere che sempre più distinto si avvicina: è lui, è il suo motorino: il Mival.
Chissà quali ritardi: il magazzino, il camionista, la strada, …
Il motore si spegne, la porta si apre e il silenzio finisce con il nostro parlare.