MACCHIA LACERARE FREQUENTARSI
IL MERCATO DI SANT’AMBROGIO
Al mercato – di Anna Meli

Oggi è una bellissima giornata, limpida e piena di sole ed io mi sono alzata molto presto per venire a Sant’Ambrogio: un mercato molto ben fornito dove ho la possibilità di scegliere veramente di tutto. C’è una parte interna per gli alimentari in genere ed una esterna dove trovi dai banchi di frutta e verdura a quelli di mercerie, abiti confezionati e chincaglierie varie. Colori, voci, odori, rumori improvvisi che a volte non ti aspetti e ti fanno sussultare. Tutto si fonde in un unica cosa che è vita. Mi sento a mio agio mescolandomi a tutta quella gente che osserva, chiede e spesso spinge per passare.
Stamani sono qui per acquistare delle pesche cotogne che mi serviranno per fare, come ogni anno, la marmellata per tutta la famiglia e che dovrà bastare fino al prossimo anno. Mi muovo lentamente fra i banchi degli ortolani e allungo il collo per guardare al di sopra delle altre persone se vedo qualcosa di buono adatto alle mie esigenze. Individuo un banco che penso faccia al mio caso, mi appiattisco per passare senza spingere troppo mentre quel mio vestitino estivo leggero come ali di farfalla, si impiglia in un minuscolo chiodo e mi trattiene. L’ortolano con cortesia un po’ becera osserva” La stia attenta se non vole lacerare quel bel vestitino! Macchiare l’ha già macchiato così siamo al completo!”
Lo fulmino con lo sguardo mentre un’altra signora interviene ”La mi voleva passare avanti, ma la un ce l’ha fatta!” Mi giustifico dicendo che veramente non era così e con un po’ di vergogna vado oltre. Poco distante avvisto un banco con una distesa di bellissima frutta: susine, pere, uva e anche quelle pesche che cerco io, non hanno proprio un bell’aspetto, ma il profumo è inconfondibile!
Mentre la signora me le pesa e prepara, mi guardo intorno; si è fatto tardi, il mercato si è animato in modo straordinario, fra la folla una macchia blu sembra venirmi incontro. Strizzo gli occhi per vedere in controluce e riconosco: è la mia amica Lilia. Era da tanto che non ci si vedeva: baci e abbracci, racconti che si accavallano, grande felicità per un’amicizia ritrovata. Non sappiamo spiegare come abbiamo smesso di frequentarci, ma per questo c’è rimedio! Intanto le dico” Aiutami a portare alla macchina le pesche che poi prendiamo accordi per ritrovarsi e non perdersi più!”
scene di ” casa nostra” fiorentine nel cuore, nell’anima, nel parlare, con quella concretezza che solo chi è ” Anna” sa descrivere con simpatica allegria.
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