Macchia – lacerare – frequentarsi
Sul ponte di una nave
PONTE DELLA NAVE – di Simone Bellini

S’incontrarono a metà ponte,
sguardi che non avevano un passato s’incatenarono,
voltandosi si seguirono.
Il cuore si connetté.
La pelle vibrò fino ai capelli,
il cervello si lacerò,
le gambe cedettero.
Dov’eri, dov’ero,
dove il tempo ci incontrò fermandosi.
Un attimo, non di più, bastò per sconvolgerci,
riprendendo la nostra strada
con lo sguardo sul domani.
Era inutile presentarsi,
tutto era in quello sguardo,
ero io, era lei, eravamo noi,
non c’era altro da sapere.
Il passato, una macchia che non esisteva più,
Oggi è pieno di speranza,
certi che i nostri sguardi s’incontreranno ancora.
Il futuro è lì su quella nave.
…la parte che preferisco di Simone: questa!
quando l’ anima non si nasconde!
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