La nuova storia di Rossella B.

MACCHIA LACERARE FREQUENTARSI

– Un Convento di Suore di clausura –

Clausura ciao ciao – di Rossella Bonechi

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A Varlungo c’era un Convento di Monache di clausura, trasformato ora in residenza universitaria, a cui gli abitanti del quartiere attribuiscono il Miracolo della Piena del ’66 visto che l’acqua d’Arno si fermò pochi metri prima della costruzione.

Io le conobbi nel 1982 quando d’estate, a scuola finita, ero di corvée nella rosticceria del babbo.  A chiusura, verso le 3, se qualcosa di preparato rimaneva intero nelle teglie, veniva portato alle suore e mi domandavo spesso come poteva avvenire visto che loro e il mondo fuori non potevano frequentarsi. Per non farmi lacerare da questo interrogativo, una volta mi offrii io di fare il servizio. 

Già si cominciava che invece del campanello si tirava una maniglia di ferro che all’interno faceva risuonare una campanella; poi la porta si apriva da sola comandata, penso, da un tira-corda. Con le mie due borse una in una mano e una nell’altra mi avviai in un androne poco illuminato pavimentato a scacchi bianchi e neri e come mi era stato indicato salii la prima rampa di scale in pietra serena (grigie…..). Mi ritrovai in una specie di disimpegno  davanti a un muro che aveva un’apertura incorniciata da un bel motivo in pietra in stile rinascimentale  con una grata bella spessa in ferro battuto. Ferma, lì in mezzo, sempre con le mie borse saldamente in mano, non sapevo proprio che fare ma una vocina tutta miele e zucchero si palesò: “Oh cara, vieni, vieni avanti. Ti manda Giuliano? Sei la sua figliola? Gli assomigli tanto !”. Avevo il terrore che mi chiedesse di entrare, io non volevo proprio spingermi oltre! Ma fortunatamente vidi che avrei potuto appoggiare la roba sulla balaustra di pietra del muro e svelta svelta la misi lì e rivolgendomi alla macchia scura indistinta dietro la grata masticai un “Arrivederci Madre!” e scesi di corsa le scale.

Era un modo di dire il mio “arrivederci” perché  non accadde mai più! 

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

1 commento su “La nuova storia di Rossella B.”

  1. …suore di clausura, ma non troppo….cibo buono e gratuito…. una bimba che scappa con garbo, con un arrivederci che è mai più… un tappeto di piastrelle bianco/ nere spettatore della fuga.

    troppo carino!

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