“Rumori di niente”
I rumori del bosco – di Carla Faggi

Abito in mezzo ad un bosco con Marco, ormai da circa trent’anni.
La prima notte che ci ho dormito mi ha colpito il rumore del silenzio.
Inizialmente era solo un brusio strano fatto di mancanze, non c’erano tanti suoni familiari, quello delle macchine, dei vicini,dell’asfalto, delle luci, dei passanti.
Solo un brusio quasi assordante come filtrato da una garza attorno alle orecchie.
Poi piano piano il suono del silenzio si allarga, diventa multiplo.
Inizi a sentire gli animali della notte, i caprioli che si cercano con gridi strani quasi gutturali così diversi dalla graziosità che ispira l’animale.
Gatti che passeggiano ma che si distinguono nettamente, come spostassero l’aria.
Cinghiali che raspano ma che sembra lo facciano in silenzio, solo il rumore della terra smossa e lievi grugniti.
Cani che si chiamano, così chiacchieroni perché hanno sempre tanto da dirsi.
Ed in lontananza quasi assopito il ritmo continuo dell’autostrada; nota stridente che però ti fa apprezzare ancora di più i rumori del silenzio.
Rumori fatti di poco, quasi di niente inizialmente, ma poi con l’abitudine, chiari, distinti, netti.
…Carla, unica interprete, di un silenzio affollato…Marco, un valore aggiunto al tuo ascolto notturno…
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mi avvolge la tua descrizione del tuo ambiente, bello
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