Rumori di niente – di Luca Miraglia

E’ sera, è tardi,è già buio…
E’ già ora di tornare verso casa, lassù nel villaggio oltre il bosco.
La strada, anche se in salita, non è difficile, è ben segnata e anche a piedi, nonostante l’oscurità della sera avanzata, si segue bene: attraversa il bosco e rapida e ripida si inerpica verso il poggio di casa.
Il silenzio della valle sale con il buio che scende e mi avvolge fin dai primi passi.
In realtà, pur in quel niente di umano che mi circonda, miriadi di suoni: i fruscii, gli scricchiolii, i sussurri di brezza estiva, il calcare del mio passo sul sentiero, il soffiare del respiro un po’ affannato per la salita, il frinire dell’ultima cicala che si mescola a quello del primo grillo. Tutti si addensano in un silenzio imperfetto, nel sussurro del grande bosco che nel buio si manifesta con la sua tenue voce e che un po’ spaventa ma che in realtà abbraccia e protegge chi la sta ad ascoltare.
Troppo bello quel che scrivi Luca, troppo bello e vero. Quasi un mantra per persone in cammino.
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la tua casa spesso, per me non è raggiungibile, strade in salita, brusio inquietante, buio tanto..
resto cmq incantata a guardare dal mio prato umidiccio.
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bello, tuo ascoltare la natura che ti circonda nella solitudine, ma il non sentirti solo
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