Analisi semiseria postelevisiva di Stefano

 Memorie sul vaso – di Stefano Maurri

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 Dopo l’approvazione da parte di Ursula del riarmo europeo si diffuse in tutto il paese una frenesia: quella di andare alle armerie e comprarsi ognuno la propria arma: p 38, fucili mitragliatori, ogni cosa andava bene. D’altra parte ognuno interpretava il ri-ARM come voleva… nel frattempo nel paese si celebrava il caso Calenda, che,  preso da un irredentismo furibondo, voleva il ritorno di Fiume all’Italia e noleggiò un aereo Caproni Marchetti della prima guerra mondiale per sorvolare la città come fece D’Annunzio per lanciare volantini. Soltanto non teneva conto che l’aereo, ormai vetusto, arrivato a Ravenna cominciò a dare segni di difficoltà. Così atterrò sul litorale di Rimini e andò a mangiarsi una spaghettata di pesce. Meloni non sapeva come districarsi tra le varie posizioni e decise di prendere una posizione defilata: fece una riunione del consiglio di famiglia con la sorella Arianna, Lollobrigida e Giambruno e decisero di andare a giocare ai giardinetti di Colle Oppio come quando erano ragazzini, facendo acchiappino, acchiappa bandiera (possibilmente quelle altrui), campana, tutte le cose che li avevano formati. Ursula, anche lei, decise di tenere un profilo basso e decise di andare anche lei sulla collinetta della montagnola anche lei a fare giochi che faceva da bambina, senza proferire parola, preferendo i giochi con i compagnucci della parrocchietta sua. Intanto il Papa era giunto al 100 novantesimo giorno di ricovero e la chiesa cattolica decise di eliminare dal numero dei santi quelli di Cirillo e Metodio per evidenti incompatibilità con l’occidente, ma furono diffuse anche altre immagini del Papa che lo ritraevano in condizioni abbastanza buone, disteso a letto ma sotto  il poster di Che Guevara e mentre faceva ginnastica con preparatore atletico, fatto venire appositamente dalla Virgin di Firenze. Dopo l’applicazione dei dazi i Marchesi Antinori e Frescobaldi, disperati per il numero di bottiglie che si accumulavano nelle cantine, decisero di regalarle alle case di riposo per anziani, ma quando  furono serviti, questi si incazzano dicendo sa di tappo ridateci il tavernello. I più agitati erano la massa di giornalisti della carta stampata e della televisione doppiopesisti , cerchiobottisti e forse anche un po’ piduisti che non sapevano come fare l’ennesima giravolta: se stare dalla parte di Trump… come stare dalla parte  di Putin…. ma senza sembrare….. e decisero comunque di partecipare a tutte le trasmissioni televisive dicendo  il nulla più assoluto. Alla fine qualcuno più furbo fece un po’ di conti: occorrevano  oltre 30 miliardi di euro l’anno che l’Italia non aveva e decisero che se fossero state messe delle altre tasse avrebbero perso tutte le elezioni da lì al 2050…. quindi decisero unanimemente di non farne nulla. “E l’Ucraina ?” direte voi ….beh dissero come dice una pubblicità recente di un’assicurazione: ma va a c****e!  Intanto però qualcosa andava avanti e forse fra un po’ di tempo si sarebbe potuto vedere qualche sprazzo di sereno….. nonostante tutto!

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

2 pensieri riguardo “Analisi semiseria postelevisiva di Stefano”

  1. quando la realtà sembra finzione e la finzione realtà, nasce un monologo Maurriano, tragicamente comico!

    chapeau !!

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