La nostalgia per Stefania

Nostalgia e fantalgia – di Stefania Bonanni

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I giorni non sono tutti uguali. Ce ne sono di quelli che hanno fin dall’inizio bisogno di sciogliersi di nostalgia, di provare a districare nodi con ricordi dolci. Ci sono mattine nelle quali, senza un motivo, la nostalgia è l’ unico mezzo per colmare certi vuoti.

La nostalgia è sentimento liquido, che in me nasce dagli occhi, accarezza il mento, percorre il collo ed inonda lo stomaco prima, le viscere poi. Non è rimpianto, né rimorso, né rabbia, né pentimento, né amore, né dispiacere, solo liquido vischioso e caldo, che unge ingranaggi che altrimenti si finirebbero nell’ attrito.

 Non è sentimento importante.  Non si muore di nostalgia, né dura uguale per sempre.

Si può avere nostalgia per un momento, poi pensare lo stesso momento sotto una luce diversa e cancellarne la nostalgia. La si può tirare,  da una parte o dall’ altra, alla bisogna.

Non mi piacciono i nostalgici che restano immobili a ripensare quello che non c’ è piu’, né quelli che rimpiangono il passato, ma non tornerebbero nella miseria. La nostalgia inevitabile di amore, gioventù, persone che non sono più con noi, deve servire per coltivare affetto, tenerezza e sogni, e ricordare tutto, nella consapevolezza che si può amare e sognare per sempre.

Quei giorni che per partire hanno bisogno di incoraggiamento, si rincorre la nostalgia piu’ innocua, quella relativa a ciò che avrebbe potuto essere e non è stato : se solo non fosse piovuto, se non avessi fatto tardi in ufficio,se non avessi fatto finta di non capire,se non mi avesse fatto paura quel viaggio. Questa è nostalgia che non fa neanche male, di cose che avrebbero potuto essere, ma che davvero non sono mai state. È fantalgia, piu’ che nostalgia, ma proprio perché sono  pensieri che non sono mai diventati fatti, sono amore sprecato, occasioni mancate, tempo buttato, inutile spreco. Nostalgia di nulla, alla fine. E questo le relega ad un posto più in basso di quello che hanno le nostalgie dolorose. Come segno comunque di qualcosa lasciato marcire, senza neanche provare una qualche manovra di rianimazione

Poi ci sono le nostalgie buone. Rivivere i momenti dei bambini piccoli, ripensare a quando bevevano dalla mia carne, a come eravamo due in uno, tre uno. Ripensare a come ero giovane, così tanto che mi sembrava un miracolo aver fatto sul serio dei figli. Ricordare tutto quel futuro davanti, urgente. Ritrovare quella sensazione di tenerezza ed indulgenza che provo per la me di allora, questa è nostalgia buona. Le premesse di allora sono diventate uomini, donne, nipoti, vecchi saggi.

La nostalgia è un sentimento agrodolce che somiglia ad una rosa: dolce e bellissimo il fiore, profumato, ma rischia di ferire chi ne maneggi il gambo senza guanti .

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

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