L’età dell’innocenza – di Sandra Conticini

Ripenso con nostalgia alla mia infanzia, anche se a volte i ricordi si sono sbiaditi o hanno lasciato qualche segno non troppo bello.
All’età di cinque anni i miei genitori decisero di mandarmi qualche mese all’asilo. Non andavo volentieri perchè ero sempre stata tra le gonne della mamma e della nonna.
Un giorno la suora si dovette assentare lasciando a controllarci una ragazza più grande.
In quel tempo ero buona perchè in quell’ambiente conoscevo poche bambine, invece, nonostante avessi cercato di farmi le mie ragioni, fui messa in castigo dietro la lavagna perchè parlavo.
Vissi questo episodio come un’ingiustizia e da quel giorno non volli più andare a quell’asilo e tutte le mattine, mentre la mamma mi accompagnava, iniziavo a piangere e le piantavo un sacco di problemi pur di non starci. Alla fine vinsi io e da quel momento ho iniziato ad odiare le suore. I miei genitori, nonostante i loro solleciti, da me non hanno mai saputo niente di questa storia, perchè mi accorsi che a casa vivevo in una bolla, ma fuori era diverso…. ero entrata nel mondo delle ingiustizie.
La mia infanzia è stata un periodo spensierato e senza vincoli. Il solo pensiero era quello di ritrovarsi con due o tre bambine vicino a casa a giocare con giochi semplici, spesso inventati da noi. Ci accontentavamo di poco!
Dolce questa tua infanzia con il solo pensiero di ritrovarsi con due o tre bambine vicino a casa a giocare con giochi semplici, spesso inventati! Sa di amicizia.
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racconto di vita vera, quella che ci rimane dentro…
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