Nostalgia non è mancanza – di Anna Meli
“La nostalgia non è mancanza. E’ presenza di persone, luoghi, emozioni che tornano a trovarti”. (E. De Luca)

Ogni tanto la nostalgia si fa sentire nel silenzio, all’improvviso, in modo discreto come se avesse paura di farti male. Ma non è cosi e a volte ti consola e ringrazi di aver trascorso momenti così belli. Stamani il cielo era grigio e cupo. Pioveva a dirotto. Fitti lampi penetravano dalle fessure delle persiane seguiti da forti tuoni e brontolii, come rulli di tamburi di guerra.
Mi sono chiesta se era proprio necessario alzarmi e, attratta dalle lenzuola ancora calde e accoglienti, ho deciso di rimanere ancora un po’, tanto non dovevo prendermi cura di nessuno e tanto valeva. Così sonnecchiando cullata dal rumore della pioggia, nel dormiveglia ho ricordato una giornata di pioggia vissuta anni fa quando c’eravamo ancora tutti, anziani, giovani e ragazzi.
Si vendemmiava in quel piccolo appezzamento di terra tutto in salita. Ognuno il suo pezzo di filare, il suo paniere e robuste forbici. Le nostre voci si intrecciavano fra scherzi e commenti; le nostre mani appiccicose sembravano godere di una libertà insolita.
La giornata sembrava promettere bene finché una gazza dispettosa non venne a disturbare il nostro lavoro “ Vai, disse mio fratello questa porta iella!” Cercammo di allontanarla, ma lei non se ne voleva proprio andare: saltava sulle spalle ora dell’uno ora dell’altro, si posava sui cesti colmi sciupandone i grappoli, insomma per quanto facessimo urlacci e gesti ostili, non c’era niente da fare.
Intanto in lontananza erano apparse alcune nuvole che andavano man mano infittendosi e, in men che non si dica, fulmini e lampi riempirono il cielo costringendoci a correre verso casa lasciando uve e cesti. Eravamo bagnati, ma al sicuro, quasi felici per quella improvvisa tempesta che ci aveva costretti in uno spazio limitato per farci godere di un’ intimità semplice e vera.
E arrivò anche la gazza che ci aveva seguito e, appesa alla maniglia della porta-finestra, beccava e ribeccava il vetro mescolando il rumore del becco col ticchettio della pioggia.
Un tuono secco ed improvviso mi fa sobbalzare e ritornare alla realtà. Un sipario cade su questi bei ricordi.
Sento un brivido e mi abbraccio…mi invade una sottile nostalgia, ma non è mancanza.
… quando c’eravamo ancora tutti …
E con questo hai detto tanto, hai detto tutto.
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Una nostalgia serena che fa bene al cuore. Una nostalgia che assomiglia a una carezza leggera e sottile come sottili e leggere sono quasi sempre le parole di Anna
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bello e dolce
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