Voce estiva per Gabriella

Le cicale – di Gabriella Crisafulli

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Il sole di mezza estata picchiava implacabile

L’aria era ferma e sembrava che gli umani fossero scomparsi rintanati com’erano per difendersi dalla calura.

Una fila interminabile di auto si allungava dietro alla sbarra: il parcheggio era completo e l’accesso al mare veniva contingentato.

La gente in attesa boccheggiava lì intorno, all’ombra dei grandi pini, in attesa di qualche veicolo in uscita.

Al di là del blocco iniziava un eden fatto di grandi ombre lungo il percorso, di aria rarefatta, di timidi cigolii di pale a vento e della frescura che si generava andando in bicicletta quando il sudore ghiaccia sulla pelle.

Su tutto dominava incontrastato il frinire delle cicale che vivevano il sole e si facevano canto.

Un canto ipnotico che riempiva l’aria del suo ritmo ripetitivo, un tappeto sonoro penetrante, sospeso nell’aria come un mantra benefico.

Al suo interno la pace mentale.

La gioia di vivere.

Il respiro cosmico.

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Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

1 commento su “Voce estiva per Gabriella”

  1. descrizione del paesaggio marino mi porta al campeggio Le Marze ,bello pieno di luci ,colori e suoni

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