Una voce, tante voci – di Daniele Violi

Una voce. Gemiti e voci prolungate, forse per un mondo nuovo che agli occhi appare. Inizia cosi la poesia della voce che ci porta, fin dalla nascita a far sapere della nostra presenza. Una voce mi parla, mi vuole accompagnare, giorno dopo giorno per aiutarmi o meno sul mio cammino, fatto di relazioni o di immagini e scelte. Una voce, un suono variato che piano piano ho apprezzato perché ho potuto in confidenza conviverci e che riconosco ma ultimamente confondo con la voce registrata di altre persone che conosco. Questa voce ha sempre condizionato le mie espressioni.
Questa voce riesce a farmi giocare. Posso e ho potuto esprimere la gioia e il piacere con essa seguendo la musica de ” la gazza ladra”. Ascolto anche comunque un’altra voce, che si appalesa spesso vicino. Una voce che in silenzio si esprime, mi occupa pensieri, ragionamenti e mentre parlo tenta di aiutarmi a trovare vocali e vocaboli che talvolta sono racchiusi nelle pieghe delle mie fibre cerebrali. Sono contento di conoscere questa voce; la mattina sento che canta un mantra, parole qualsiasi che si anagrammano e si scambiano lettere e vocaboli per una cantilena che si trasforma in piccole litanie e che mi fanno scoppiare dal ridere. Queste voci che mi seguono spesso e non mi abbandonano mai, sono le mie.
…farsi compagnia, riconoscersi, capirsi, volersi bene, dialogare con sé stessi, avere una voce per ogni ora del giorno: la propria…magia
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Bravo,noi siamo così:uno,nessuno,centomila…e tutti siamo noi.Ben scritto.😁
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bello che la musica ti faccia compagnia alle tue voci
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