Voce di Giulia per Rossella G.

Voce di Giulia – di Rossella Gallori

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…in pochi la chiamavano Giulia,  per i più era Giuliana, per altri… la signora…

Fino ai miei dieci anni l’ho ascoltata poco, direi quasi per niente, poi me la sono ritrovata in casa dove era da sempre, elegante  con quasi nulla, sorridente e rossettosa, nonostante tutto e tutti.

Un modo di parlare mai becero, simpatico, battute da “Lihorno del ghetto” imparato in tempi lontani, per me sconosciuti.

Voce di caffè: che tutto,   per lei, sembrava risolvere.

Voce di 4711:   che : se ho i soldi me la compro

Voce di: a tavolaaaaaae se non basta si tira.

Voce di: tacchi finchè posso li porto.

Voce di: vai dove vuoi , con chi vuoi, torna quando ti pare, tanto il babbo ti protegge……e non sempre  è stato così!

Voce di mughetti, di calze chiare,  di vestiti bianchi e neri…al massimo blu e bianchi…di panna, di pianoforte, di canzoni….di ricchezza e povertà, di tristezza ed allegria di Serena follia, anche quando diceva che sua madre gli aveva fatto un dispetto e  lei non l’ aveva perdonata….Voce di monologo,  che non ammetteva domande.

Una voce che mi ha chiesto poco, fino a che a potuto.

Voce che ha saputo mettere toppe robuste, su strappi irreparabili.

Ha urlato piano  nei suoi 40 anni sola con tre figli vivi.

Poi  è venuta una notte che era quasi l’ alba, arrivò a casa mia, ecco si gridava, lo ricordo bene, pioveva, tuonava i lampi illuminavano le sue urla: dobbiamo scappare…..bombardano…nascondi la bambina…scappiamo.

Da quella notte non ha parlato più, ed io ho cominciato ad ascoltare  la sua voce, a capirla, a fare miei i suoi drammi, le sue paure,  non ho mai avuto il suo coraggio, la sua forza, la sua ironia, il suo modo di porgersi da signora, ma ho capito cosa voleva dire….un anno e se ne andata per sempre o per mai. Perché in ogni momento la sento…e

Voce di Bagitto,

Voce di  ce la faremo.

Voce di persecuzione

Voce di bandiere rosse….di mughetti bianchi…di caffè, di 4711…

Voci antiche di Patrizia

Voci di un tempo passato – di Patrizia Fusi

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Un richiamo per la vendita delle alborelle pescate in Arno, tenute in due zucche attaccate al manubrio della bicicletta. Voce forte  di colore grigio scuro argentato come il colore dei piccoli pesci.

In estate un furgoncino con dentro delle stecche di giaccio avvolte in  teli di iuta,  un richiamo  invitante. Con i secchi si andava a comprare il ghiaccio, serviva a rinfrescare l’acqua, il vino e una prelibatezza per noi bambini l’aranciata fatta con le prese dell’Idrolitina, vivace di colore arancione.

 Gelati, granite, ghiaccioli!!!! Voce allegra di colore bianco che piaceva a noi bambini, quando nei pomeriggi estivi passava il carrettino del gelataio.

Grembiulini ,grembiulini, grembiulini!!! ,richiamo continuo, quando si avvicinava alle case,  a piedi: era un uomo di mezza età di statura bassa e di corporatura tarchiata, era il merciaio che aveva un po’ di tutto e che portava in un grosso fagotto sulle spalle, quando si fermava lo apriva diventava il suo negozio, voce pacata di colore nocciola.

Voce squillante di colore argento, prometteva lavori fatti perfetti: Arrotino, arrotino, arrotino, forbici, forbicine, coltelli di tutti tipi, utensili da taglio, riparazioni ombrelli, venite, venite, donne prezzi buoni.

Voce metallica incolore e anonima , macchina con l’altoparlante posizionato sopra, che  faceva propaganda politica e avvertiva delle varie iniziative.

Voci di un tempo passato

Voci per Daniele

Una voce, tante voci – di Daniele Violi

Una voce. Gemiti e voci prolungate, forse per un mondo nuovo che agli occhi appare. Inizia cosi la poesia della voce che ci porta, fin dalla nascita a far sapere della nostra presenza. Una voce mi parla, mi vuole accompagnare, giorno dopo giorno per aiutarmi o meno sul mio cammino, fatto di relazioni o di immagini e scelte. Una voce, un suono variato che piano piano ho apprezzato perché ho potuto in confidenza conviverci e che riconosco ma ultimamente confondo con la voce registrata di altre persone che conosco. Questa voce ha sempre condizionato le mie espressioni. 

Questa voce riesce a farmi giocare. Posso e ho potuto esprimere la gioia e il piacere con essa seguendo la musica de ” la gazza ladra”. Ascolto anche comunque un’altra voce, che si appalesa spesso vicino. Una voce che in silenzio si esprime, mi occupa pensieri, ragionamenti e mentre parlo tenta di aiutarmi a trovare vocali e vocaboli che talvolta sono racchiusi nelle pieghe delle mie fibre cerebrali. Sono contento di conoscere questa voce; la mattina sento che canta un mantra, parole  qualsiasi che si anagrammano e si scambiano lettere e vocaboli per una cantilena che si trasforma  in piccole litanie e che mi fanno scoppiare dal ridere. Queste voci che mi seguono spesso e non mi abbandonano mai, sono le mie.

Voci di Tina

Voce, vocina – di Tina Conti

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Le voci intorno  risuonano e si  fanno sentire con fruscii e svolazzi, a volte pungenti e urgenti, spesso con  sussurri  dolci indice di  bisogni reali o immaginati, bello ascoltarle, andare incontro con leggerezza e sorriso.

Ottenere un bacio e una carezza di gratitudine, richiami, ai quali difficilmente si può’ non rispondere.

Come è penoso concentrarsi sui turbinii che passano vicini.

Però, arriva il tempo di ascoltare, ascoltarsi, le stagioni corrono ,si fanno lunghe riflessioni sfogliando i giorni e gli anni.

Quella vocina poco ascoltata, si è fatta più corposa, sa farti vedere il mondo e la vita.

Si è accoglienti e tolleranti, si capiscono i tempi e le situazioni. Si perdona il passato.

Tutto  ti ha costruita, formata, sei grata a quello che sei diventata.

La vocina però, è riuscita a darti uno scossone.

Ascoltami, fermati, girati indietro, aspetta i miei passi.

Allora nel tempo del girovagare fra i campi, nell’ascoltare la folla delle voci degli uccelli in primavera, le voci del cielo che restano immutabili e del vento che strappa i rami e avvolge le foglie, provi a sentirla.

Si si lo so, ci sei. poi, il cuore ti porta lontano, scorri le immagini del giorno e ti ritrovi col cuore in attesa rivolto al mondo.

Con uno scossone però, una voce forte  ti circonda, si ,ti sento rimbombare, ti ascolterò.