VOCE NEL SILENZIO – di Anna Meli

E il tempo scorre lento e continuo nel silenzio di casa mia. Tanti spazi vuoti, tanto silenzio da ascoltare e in tutto questo i ricordi si fanno avanti. Sento rumori di piatti in cucina, lo scorrere dell’acqua e la voce di mia madre che canta. E’ confortante e mi dà sicurezza.
Alla mia mamma piaceva molto cantare; in tardissima età ormai ultranovantenne continuava a cantare stornelli, storielline piccanti dei suoi tempi, qualche pezzo della Pia de’ Tolomei e tutto quello che al momento ricordava. Non aveva importanza se la sua voce non era più quella di una volta. C’erano in essa toni più lenti che terminavano spesso con un sospiro per poi riprendere, dopo una breve pausa, con un’altra storiella o un’altra canzone.
Spesso mi sedevo sul divano vicino a lei e le accarezzavo il viso, mentre mi raccontava la sua storia di bambina sfortunata alla quale era mancata la mamma all’età di soli tre anni. La “ spagnola” se l’era portata via quando il suo babbo era in guerra . Una zia si era presa cura di lei e della sorellina di poco più grande.
Quando raccontava mostrava tutta la sua fragilità, la sua voce diventava tremula, sembrava far fatica a venir fuori. Poi lei si calmava, sonnecchiava un po’. Io mi alzavo per fare altre cose in cucina, ma di lì a poco sentivo: “Mamma, solo per te la mia canzone vola….. “Segno che la sua mente, nonostante l’età, era sempre viva e presente. Se ne è andata molto vecchia e improvvisamente; tutt’ora mi mancano le sue storie, i suoi racconti, le sue canzoni, la sua voce e il suo modo semplice di vivere.
Nel silenzio della casa, il ricordo della voce della mamma agita le emozioni di Anna: nostalgia, affetto, rimpianto che si percepiscono bene in tutto il racconto.
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