La casa di Carmela – di Nadia Peruzzi

Una casa è amore.
Una casa può diventare “ marchio dell’amore”, casa del cuore se stiamo bene insieme, pur se ci si riunisce una volta l’anno.
Anche una casa semplice inserita in una paesaggio superbo e fuori dal comune può diventare una reggia. Splendore si aggiunge a splendore se è il mare a farle da accompagnamento.
Il mare con le sue mille e mille cangianti note di colore, con i suoi suoni e i suoi toni irripetibili e non imitabili, perché non riferibili a niente altro.
Ogni suo movimento ha un effetto sull’animo umano.
Rasserena lo sciacquio ininterrotto sulla battigia, che si frange come una carezza sugli scogli, mentre la sabbia lo accompagna nel suo va e vieni.
Incute timore quando fra cielo e mare la linea si fa inesistente, il blu si traveste di grisaglie, il vento solleva nuvole di sabbia. Le onde si sollevano e muggiscono mentre schiaffeggiano la costa. Se capita che un cono nero si formi in lontananza e rapido si muova, puntando verso terra, è terrore e senso di minaccia quello che stringe il cuore in una morsa gelida.
Quante sensazioni, quante emozioni si possono alternare e mutare in pochi attimi.
La vita è scorrere più o meno lento di paure, dubbi e silenzi.
La via piana spesso diventa un’erta che sembra insormontabile, tanto da indurci a credere che sia impossibile andare avanti. Le gambe fanno fatica a muoversi, come avessero catene invisibili che le bloccano a terra.
Eppure offre, spesso inaspettatamente vie di uscita, di crescita continua, momenti di ripartenza che hanno il profumo leggero di una rinascita.
Nuovi sentieri, nuove strade possono aprirsi.
Nuove case del cuore possono diventare da sogno agognato, rifugio e placido approdo per il nostro essere.