Festa di colori ad acquerello- di Carla Faggi

Come non condividere l’amore per i colori.
Come non pensare di essere un colore.
Come non giocarci e non strapazzarli per esserne amici.
Io sono amica del rosso, il rosso fuoco.
Il rosso fuoco si espande sulla carta a rigagnoli, incontra una macchia di giallo, cerca di evitarla per non contaminarsi, è superbo, si piace e vuole rimanere tale. Ma non può, una parte di se è attratta dal calore del giallo che si sta infiltrando piano in lui, sente che si sta trasformando, si illumina piano piano, una parte di se è completamente ormai arancio, solo un piccolo spazio è rimasto rosso pieno, il resto è arancio striato di giallo.
Si immagina di essere un tramonto illuminato dall’ultimo sole, le colline solo un profilo oltre al quale esplodono i colori più caldi dell’arcobaleno, io rosso ne sono il re, gli altri la corte!
Oppure sono un aranceto dove solo io ne sono il padrone e posso portare i frutti ad essere desiderati o ancora aspettati a seconda dei miei desideri di giallo.
Però che bello, pensa, quanto più ho adesso, forse è questo il senso di un colore e non solo di un colore, mescolarsi, contaminarsi per creare.