Scarabocchi di Stefania

Scarabocchi per volare – di Stefania Bonanni

Al buio, liberi, la mia mano ed i miei segni, inconsapevoli eppure conosciuti. Quando li ho visti, già li conoscevo. Strano, come non ci fossero piu’ sorprese, come se sapessero da soli trasformarsi in pensieri, e forse parole. Pensieri girovaghi, intorno ad un centro fatto di radici e fronde, alzate verso il cielo, e case e campanili. Quando scarabocchio e ci vedo, spesso disegno animali con le ali, nella speranza che prima o poi riesca a fare una bella gallina.

Scarabocchiare è come sciogliersi, come recitare una poesia a memoria, è lasciar correre, senza scopo. Correre, saltare, ballare, cantare, volare, sulle righe di un quaderno a righe, e non credo mi piacerebbe scarabocchiare a quadretti: troppo stretti gli spazi, troppa imposta precisione, quadretti come celle; righe senza margini possono sembrare orizzonti sconfinati.

Non si possono delimitare gli scarabocchi. Non si può ridere piano, non si può piangere piano, né scarabocchiare in spazi definiti. Le pareti sono fatte per essere abbattute, i pensieri e le voglie, per volare.

Avatar di Sconosciuto

Autore: lamatitaperscrivereilcielo

Lamatitaperscrivereilcielo è un progetto di scrittura, legata all'anima delle persone che condividono un percorso di scoperta, di osservazione e di ricordo. Questo blog intende raccontare quanto non è facilmente visibile che abbia una relazione con l'Umanità nelle sue varie espressioni

1 commento su “Scarabocchi di Stefania”

  1. non si possono delimitare gli scarabocchi….Non si può ridere piano…..Non si può..

    hai ragione si abbattono pareti……

    Stefania ed il suo bellissimo modo di farmi vedere le cose…scrivendo, volando…

    "Mi piace"

Lascia un commento