Le trasparenze in un bicchiere di vino – di Nadia Peruzzi

Come in un quadro di Dégas, se ne stavano lì attorno a quel tavolino coperto da una tovaglia a quadri che a considerare le macchie, doveva aver visto passare un intero mondo in quella giornata umida e fredda.
Seduti accanto, lo sguardo fisso sui bicchieri.
Il vino era di quelli a buon mercato, tendente al pessimo. Aspro e senza anima. Non aveva la forza di creare riverberi sollecitato dalla luce.
Le lampadine erano fioche in quella bettola e i bicchieri sporchi non avevano trasparenze.
Si ritrovavano li da mesi, ormai.
Non si erano guardati in faccia nemmeno una volta. Forse per la paura di vedere sé stessi, come in uno specchio di disperazione .
Erano due anime perse. Anche la speranza non abitava più nei loro cuori. Erano due nessuno, di quelli che passavano in mezzo alle persone senza che nessuno li notasse o rivolgesse loro la parola.
Invisibili, avevano scordato anche i loro nomi visto che non li sentivano pronunciare da tempo. Si aggrappavano al primo nome che sentivano, anche se sapevano che non era il loro.
Quella vicinanza silenziosa, in quel bar, aveva creato un qualche contatto fra loro.
Nel prendere il bicchiere l’uomo quella sera sfiorò per caso la mano della donna.
Qualcosa nello sguardo di lei si accese. Si volse verso di lui e lo salutò come se fosse appena arrivato.
Lui si riscosse. Stava per rispondere. Ma era orario di chiusura. Il padrone si era avvicinato per ricordarglielo.
Uscirono nella notte. Vicini e silenziosi.
Si diressero in una stradina poco distante. In terra coperte sporche e cartoni, pronti a diventare giacigli per la notte.
Si misero accanto, quella sera. Si strinsero forte, e non si lasciarono più.
La mattina dopo, li trovarono abbracciati, ma freddi come il marmo.
Quel poco di calore che erano riusciti finalmente a donarsi, non era bastato a proteggerli.
Passione al contrario.Fino al nulla.Bello.
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Intenso e commovente Nadia. Una delle tue cose più belle!
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Un pezzo unico, un racconto speciale, umano, immagine di un disagio che non lascia scampo…
” Si strinsero forte e non si lasciarono più”
Un quadro di ??? No un affresco di Nadia Peruzzi
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